Il Piemonte è una terra di grandi vini e ottimo cibo che scopriamo sempre con molto piacere. Abitando a pochi chilometri dal confine piemontese è un territorio con cui abbiamo un gustoso legame gastronomico e sconfiniamo spesso per delle gite all’insegna del buon cibo. La Tenuta della Guardia è una delle nostre ultime scoperte.
Abbiamo scoperto la Tenuta della Guardia, immersa nelle colline di Gavi, grazie ad una gita stampa organizzata da ICS Comunicazione. Il territorio di Gavi è un susseguirsi di dolci colline su cui si produce uno dei migliori bianchi del Piemonte, il Gavi DOCG.
La nostra gita piemontese è iniziata proprio da una delle storiche cantine del territorio, che ha dedicato la sua anima alla produzione di un vino di ottima qualità. La Scolca produce vini fin dal 1919, premiati e riconosciuti in tutto il mondo.
Abbiamo ascoltato con attenzione la spiegazione dell’enologo su terroir e produzione, pregustando il momento dell’assaggio.
Dopo esserci goduti il momento vinicolo, sempre grande vanto del Piemonte, ci siamo spostati di pochi chilometri per raggiungere la Tenuta della Guardia, un albergo gestito dalla stessa proprietà del Castello di Sillavengo.
Abbiamo potuto ammirare la bellezza del paesaggio in cui è immerso l’albergo, dalla grande terrazza si può ammirare uno degli spettacoli più belli dell’autunno, il foliage. Il verde che circonda la tenuta e i grandi spazi interni, rendono La Guardia una location ideale per matrimoni.
Ristorante La Guardia
In terrazza abbiamo gustato un ricco aperitivo, in cui la parte del leone è recitata dalla testa in cassetta, un salume antico di Gavi presidio Slow Food. Si tratta di un salume in cui sono mischiati tagli meno nobili a parti più pregiate di bovini e suini.
Il sapore è travolgente. La compresenza delle carni è prepotente, ma è mitigato da una buona dose di spezie che lo rendono particolarmente gradevole accompagnato da una focaccia calda o del pane abbrustolito.
Dopo questo ottimo aperitivo, ci siamo accomodati nel ristorante la Guardia per un tipico pranzo piemontese.
L’antipasto è un tripudio di tradizione: vitello tonnato, peperoni arrostiti con l’immancabile bagna cauda, uno sformato di porri con fonduta e il capunet alessandrino (un involtino di verza riempito con salsiccia e carne trita).
In Piemonte non esiste pranzo delle tradizione senza i favolosi agnolotti. Un piatto che adoriamo e che abbiamo mangiato in tre versioni: immersi nel vino rosso, col sugo al brasato e semplici con giusto una spolverata di Grana Padano. Li abbiamo spazzolati tutti…si nota abbastanza dalla foto?
Di secondo ci è stato servito il filetto di maiale con salsa di mele al Gavi. Un piatto leggero e ben cucinato.
Un tipico pasto piemontese non può che terminare con il bonet. Particolarmente buono ed equilibrato quella della Guardia, che abbiamo spazzolato con molto piacere.
Per una solida cucina di tradizione, immersa nel verde delle colline piemontesi, il ristorante la Guardia è la scelta giusta per voi. E, per smaltire, una bella pedalata con la e-bike noleggiate dalla Guardia potrà sicuramente aiutare.
Piccole info sulla Tenuta della Guardia
- Sito web
- Indirizzo: località Nebbioli 44
- Prezzo medio a testa: 45 €
- Contatti: 335 815 5166
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