Prendete tre giovani di grande talento e con le idee ben chiare: due chef e una sommelier. Da esperienze in giro per il mondo riunitile in un posto della bassa, in mezzo alla campagna bresciana, dove lo sguardo non vede che campi e stalle. Ecco a voi palesarsi l’idea divenuta realtà di Virginia, Alessandro e Nicholas: il ristorante Saur, che ha già nel nome la sua più pura essenza.
Saur infatti significa “sapore” in dialetto bresciano e il legame con il territorio è molto evidente in tutta la proposta di cucina che Alessandro Sciortino e Nicholas Carusio sviluppano, così come nella scelta dei vini di Virginia Severgnini, che non si limita alla classica Franciacorta, ma conduce il cliente per tutta la geografia della provincia bresciana.
Il punto di partenza è il territorio, che si esplica nello stretto legame con i produttori della zona, ma il tocco è personale, arricchito da esperienze globetrotter vissute dai tre pilastri del Saur. Il risultato è una cucina briosa e divertente, con tanti dettagli vincenti, ma soprattutto una cucina saporita, che parla alla pancia e alla mente nella stessa lingua.
Sediamoci al Saur
Il locale è caloroso e accogliente, dispone di una bella veranda illuminata, con vasi e fiori alle pareti in stile londinese. L’interno è più classico, i toni più scuri e caldi, ma la mise en place è moderna, esalta il legno e non guarda agli orpelli decorativi.
Servito un calice di aperitivo e gli amuse bouche è il momento di fare la conoscenza ravvicinata con la cucina del Saur.
Il menù comincia con un piatto all’apparenza semplice, in cui però si notano chiare le capacità tecniche dei ragazzi in cucina. Storione cotto nel grasso di pecora accompagnato da cedro e rapa rossa. La texture carnosa dello storione viene esaltata dalla cottura in grasso, per poi essere smorzata nel gusto dall’agrumata dolcezza del cedro. Vibra il colpo finale, portando una piacevole nota amarognola, la rapa rossa.
Il turbamento emotivo che coinvolge gli innamorati, quello che comincia a far battere più forte il cuore, arriva quando ci viene presentato il tagliolino ai grani antichi, con lumache, gremolada e burro di malga. La ruota dei sapori, dolce-amaro-aspro, ci ricorda le sperimentazioni della cucina nordica, applicata però ad ingredienti puramente territoriali, con una pasta che emoziona il palato.
La commozione si impadronisce di noi quando assaggiamo il risotto con finferli, bagoss e olio alla salvia ananas: puro paradiso culinario. Ogni boccone ascende al cielo, sembra di entrare in armonia con l’empireo, è un piatto che ci fa vedere le stelle del gusto e ci lascia un ricordo indelebile.
Pensavamo di aver toccato l’apice col risotto, ma il germano ci ha portato in una condizione metafisica. Il petto è sublime, la coscetta brasata estasiante. Il fondo del volatile è amalgamato con il luppolo, per una marcata nota amaricante, mentre la dolcezza è portata in dote dalla zucca. La carne si scioglie in bocca non rinunciando alla sua intensità gustativa, che si protrae per lunghissimi istanti.
Chiude il menù in dolcezza il gelato al pane con yogurt e confettura al ribes. Un ricordo di pane e miele affiora sulle labbra, mento lo yogurt rinfresca il palato e il ribes apporta la sua firma asprigna che congeda la fame e introduce la soddisfazione.
Prezzi e considerazioni su Saur
Il menù che abbiamo gustato è la proposta pensata per Cibo di Mezzo, un progetto che riunisce alcuni ristoranti (tra cui uno dei nostri top, Casa Leali) del bresciano, compresi tra il lago d’Iseo e il lago di Garda, in cui si vuole sottolineare il legame tra ristoratori e produttori del territorio.
I menù dei vari locali hanno un prezzo calmierato e, per ciò che riguarda il Saur di Barco, il menù di 5 portate, con abbinamento vini e compreso di coperto, acqua e caffè, viene proposto a 60€. Aldilà di Cibo di Mezzo, il Saur rimane ultra competitivo anche nella proposta tradizionale, con il degustazione principale da 6 portate a 55€ e uno più ridotto di 4 piatti a 40€.
Cortese il servizio in sala e decisamente interessante il pairing al calice, con piccole chicche del territorio che non è facile trovare e che esaltano i piatti in uscita dalla cucina.
Se prima d’oggi non avevate mai sentito parlare del paesino di Barco, da questo momento tenetelo a mente, perché il ristorante Saur ha davanti un futuro luminoso e farà parlare parecchio di sé, attirando i clienti nella campagna bresciana per far loro assaggiare il sapore vero di questo territorio.
Piccole info su Saur:
- Sito web
- Indirizzo: via Filippo Turati 8, Barco (BS)
- Chef: Alessandro Sciortino e Nicholas Carusio
- Prezzo medio a testa: 60 €
- Contatti: 030 941149
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