Ristoranti, Stelle Michelin

Vecchia Malcesine: la finestra sul lago di Leandro Luppi

9 Luglio 2021
vecchia malcesine di leandro luppi

Il lago di Garda è un regione gastronomica talmente strabordante che potrebbe, da sola, fare concorrenza alle grandi città italiane. La ricchezza di prodotti unici, di ristoranti stellati e di location da favola fa venire l’acquolina in bocca a qualsiasi buongustaio, permettendo di creare dei viaggi culinari indimenticabili. Una tappa imperdibile è la Vecchia Malcesine di Leandro Luppi, un ristorante che è perfetta espressione della personalità esplosiva del suo chef.

Varcando le porte della Vecchia Malcesine, insignito di una stella Michelin, si entra in uno spazio che non lascia presagire il turbinio di sorprese che arriveranno una volta cominciato il percorso degustazione. La location è meravigliosa, un giardino alberato conduce l’ospite fino all’ingresso della sala, delimitata da una grande vetrata che spazia totalmente sul lago e sulle montagne della sponda lombarda, un luogo ammantano di classicismo.

Quando lo sguardo, dopo essersi perso nelle bellezza delle acque, si posa sul menù, iniziano a partire degli interessanti input alle sinapsi che stimolano la curiosità. Propendiamo per il menù dei classici, riservandoci gli psycodishes del percorso più futurista ad un prossimo pranzo.

Che il gioco abbia inizio!

I classici sono i piatti che raccontano l’identità gardesana, il territorio e le sue ricchezze, ma la mano geniale dello chef, che destruttura l’apparenza e spinge sul gusto si può percepire fin dalla prima portata.

Il The original fake tomato è già un omaggio all’arte dell’inganno. L’occhio vede un pomodoro, ma il palato gusta una tartare di navarello nappata al pomodoro, accompagnata da una salsa al tamarindo e una alle mele.

tartare di navarello

Alla prima ondata di freschezza, ne segue subito una seconda, incalzante. La Perla Nera cela una capasanta che riposa su una spuma di patate e ostriche. C’è dolcezza e sapidità in questo piatto che non vuole rivelare nulla allo sguardo e che nasconde i suoi piaceri per lasciarsi solamente al palato.

spuma di patate e capasanta

Stregati dagli antipasti, prendiamo velocità e procediamo in una vertiginosa salita con un piatto straordinario, per cui sarebbero sprecati aggettivi di lode. La carbonara di lago non ha bisogno di parole, è lei stessa a parlare, diretta e senza filtri come lo chef che l’ha concepita.

carbonara di lago

Non c’è il tempo di riposarsi nel giocoso turbinio della Vecchia Malcesine, perché alla vertiginosa salita precedente ne segue subito un’altra, altrettanto sorprendente. Il risotto con ragù di coniglio, crema di porri e liquirizia è un concentrato di piacere ad ogni forchettata. È un segreto alchemico quello per il quale la liquirizia completa divinamente il piatto.

risotto con ragù di coniglio

Dopo due primi da sogno non può essere da meno il secondo, un maialino con asparagi accompagnato da una crema di parmigiano che è pura poesia. Un piatto senza orpelli, carico di gusto ed emozioni.

maialino e asparagi

Prima di cominciare con i dolci, arriva spiazzante la lattuga con caramello e tartufo. Una portata che è tutto l’opposto della banalità, è geniale ironia che pulisce la bocca e rinfresca il palato.

lattuga e caramello

La chiusura è un lungo rilassamento nell’alveo delle coccole. I dolci sono una coppia, come se lo chef volesse tendere una mano a ciascuno per accompagnarci giù dal suo ottovolante.

A sinistra la peccaminosa golosità, un morbido al cioccolato con gelato al Baileys, passion fruit e crema al caffè; a destra la pura freschezza, un gelato al cocco con frutta candita, cedro, mela e latte di cocco. Due facce della stessa medaglia, due essenze della stessa anima.

dessert alla vecchia malcesine

Prezzi e considerazioni sulla Vecchia Malcesine

Quando si termina il percorso degustazione alla Vecchia Malcesine la sensazione è la stessa che si prova dopo essere stati sulle giostre. Una scarica di adrenalina pazzesca ha colpito le nostre papille gustative, mentre il nostro stato d’animo superava sempre di più la soglia della felicità.

Il lavoro eseguito da chef Luppi e dai suoi ragazzi è encomiabile. A dispetto dell’aggettivo “vecchia” che campeggia sull’insegna, la Malcesine è uno dei ristoranti in cui l’onda avanguardista è più alta in Italia. Il menù “Classic & More” da 7 portate a 100€ è un’esaltazione del territorio, in cui la modernità fa capolino in mezzo alla tradizione della cucina lacustre e fa intravedere qualche scatto dal futuro.

La proposta al calice regge il passo con delle etichette di nicchia, che trovano un esaltante accoppiamento nei piatti, regalando all’ospite un percorso totale.

Per bocca dello chef, il secondo menù, il “R-Evolution” da 11 portate a 130€ è qualcosa di completamente diverso, tanto da sembrare di non aver mangiato nello stesso ristorante. Dopo il primo, emozionante giro di giostra, ci sentiamo pronti per provare quella che sale ancora più in alto, che va ancora più veloce e che ci lascerà ancora di più senza parole!

metamorphosis

Piccole info sulla Vecchia Malcesine:

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